Mi chiamo Samuel Collarin, mi occupo da 20 anni di food and beverage, come passione personale e come lavoro. Sono stato titolare di Wine Bar, ho lavorato come cuoco, product manager e consulente F&B.
Durante un’analisi del Food Cost nel settore della mescita del vino, focalizzo una possibile soluzione al problema delle dosi sbagliate.
Cerco di dare forma a questa idea e spendo alcuni mesi per depositare i marchi e tutelarne i diritti intellettuali.
Nasce così nel 2018 FOODIEGLASS - IL GIUSTO STA NEL MEZZO.

L’idea parte dal fatto che gran parte dei locali non riesce ad ottenere da una bottiglia di vino il numero di calici desiderati. Questo perché diverse persone, con esperienza differente, versano vino all’interno dei locali e con pochi movimenti errati si possono perdere da uno a due calici per bottiglia. Per risolvere il problema i gestori acquistano calici con tacca certificata. Da quel momento, a mio avviso, diventa matematico la perdita di almeno un calice per bottiglia di vino aperta. Spesso gli operatori infatti versano sempre leggermente sopra le tacche certificate, un po’ perché è difficile fermarsi esattamente in una piccola linea versando da una bottiglia di vino e un po’ perché sembra un brutto gesto essere così precisi nei confronti del cliente. Ma in realtà è doveroso essere precisi, sia nei confronti dei clienti, sia nei confronti dell’economia del locale che dev’essere sana e non penalizzata dall’imprecisione.

L’idea, apparentemente semplice di FoodieGlass, è stata quella di depositare in tutta Europa un esclusivo design composto da due linee rette parallele stampate nella superficie esterna del calice, che girano tutto attorno e dove la dose corretta del vino non si trova su una delle due linee ma nello spazio compreso tra due linee. Questo è l’esclusivo design foodieGlass.

Versare un liquido infatti e fermarsi tra due linee risulta molto più facile che non raggiungere esattamente un piccolo segnetto. Inoltre, essendo un decoro che gira tutto attorno al bicchiere, l’operatore quando appoggia il calice foodieGlass nel banco non deve più ruotare il bicchiere alla ricerca della tacca spesso poco visibile, perché il riferimento è chiarissimo da tutti i punti di vista. Questa banale ma efficace idea rende la mescita praticamente infallibile, anche da parte di un operatore poco esperto.

Attualmente esistono due modelli di foodieGlass, il modello 7F (sette calici da una bottiglia di vino da 750 cl) e il modello 6F (sei calici da una bottiglia di vino da 750 cl) uguali nella forma, ma differenti solo nella posizione delle linee. In arrivo anche un modello per amari e superalcolici. Infine, mettendo il ghiaccio nel calice (il bicchiere è resistente e adatto alla lavorazione on the rocks), il riferimento delle due linee torna utilissimo per la dose dell’oncia e mezza facilitando così la realizzazione in velocità di molti aperitivi come lo spritz e altri long drink dove il problema delle dosi sbagliate si ripresenta molto spesso.

Correggendo questi errori l’utilizzo del calice foodieGlass può spostare nel bilancio annuale di un esercizio decine di migliaia di euro con un reale e immediato beneficio economico.

Samuel Collarin
- foodieGlass -
il giusto sta nel mezzo